Proseguiamo le interviste doppie con due esperti di web, copywriting e SEO!
Oggi la sfida è: Riccardo Esposito VS Fancesco Margherita.
I due esperti si confronteranno sulla scrittura per i lettori e per Google. Quali differenze? Cosa prediligere?
Scopriamolo insieme!
Riccardo Esposito
Copywriter, webwriter e blogger dal 2008.
Papà di My Social Web.
Francesco Margherita
SEO Strategist dal 2007
Papà di SEOGarden
Che lavoro fai?
Scrivo 🙂 In realtà mi occupo di webwriting e blogging, lavoro sull’aspetto strategico e sulla formazione
Seo!
I tuoi amici che lavoro pensano che tu faccia?
Rispetto a tante professioni (tipo la SEO) posso puntare su una chiarezza di fondo. I miei amici sanno che scrivo, già nel 2004 lavoravo in un’agenzia stampa quindi conoscono la mia evoluzione.
Pensano che faccia il CEO (e mi sfottono).
Da quanto ti occupi di questo?
Ho iniziato a scrivere per lavoro nel 2004 in agenzia stampa.
dal 2007. Ad oggi 7 anni e mezzo. Marò!
Qual è la cosa che ami del tuo lavoro?
La soddisfazione di poter decidere senza dover dare spiegazioni a livelli intermedi. Del lavoro dipendente ho sempre odiato le costrizioni. In ogni caso mi piace collaborare, mi piace lavorare insieme ad altre persone. Non sono un orso, ecco, e Francesco lo sa.
Mi piace quando riesco a capire i motivi per cui un contenuto ottiene un posizionamento migliore di un altro. Non è una cosa scontata.
‘Sta SEO in breve cos’è? Dicci la verità: è viva o è morta?
Ma guarda, qui rischio di attirare le furie della community SEO se rispondo male! Dirò una cosa ovvia: la SEO non muore, la SEO si evolve. Per me la SEO è un buon incrocio tra competenze tecniche e creatività..
La SEO è l’insieme delle riflessioni e delle pratiche che consentono di sistemare la struttura e i contenuti di un sito web in modo da far capire a utenti e motori di ricerca quali sono le pagine più rilevanti rispetto al modello di business del progetto web. Va da sé che in assenza di un modello di business non ha senso parlare di SEO.
Quando scrivi pensi al lettore o a Google? Vogliamo la verità!
Lettore. Lo giuro. Ho una formazione umanistica! E poi la scrittura human oriented dà i suoi frutti: la gente ti legge, ti percepisce come un pari, come una persona alla mano. E ti condivide, ti linka, ti inserisce nella cartella dei preferiti.
Ad entrambi, perché entrambi hanno problemi. Ma io li curerò. Ah, se li curerò 😉
Cosa non può mancare ad un articolo?
Lo scopo. Il tuo articolo deve avere uno scopo. L’headline può essere mediocre, l’immagine può essere poco adatta al contenuto, ma l’articolo deve avere uno scopo. Altrimenti è aria fritta.
Il valore. Un articolo deve rispondere a quanti più interrogativi inevasi possibile intorno ad un oggetto di conoscenza. La bravura di un SEO sta nel capire cos’altro interessa a chi effettua una ricerca per una keyword di nostro interesse.
Tre parole per descrivere un buon blogger.
Determinato, umile, creativo.
Costante, utile, generoso.
Cosa fa un cattivo blogger?
Trolla i colleghi. Ci sono blogger che investono tante energie nel trolling, nel minare il lavoro altrui. Per me sono dei perdenti, delle persone che hanno fallito. Un po’ come quelli che straparlano sulla pubblicazione del libro: “Eh, adesso tutti pubblicano un libro”. No, non tutti. Tu ad esempio no. Non criticare, fa’ qualcosa di memorabile. Altrimenti togliti dalle scatole (e sono stato buono).
Scopiazza gli articoli, non li cadenza e non si concentra su come creare valore.
Cosa odi del web?
I ritmi incessanti delle notifiche. A volte sento il bisogno di lasciare tutto, di abbandonare email e Facebook per rifugiarmi nel giardino caprese. Sul serio. Per me la cura dell’orto è una medicina: mi allontano dalle notifiche, sento il telefono che squilla e continuo a zappare. Ecco, ogni tanto lasciarsi alle spalle il web è un bene. Ogni tanto.
Gli istante message. Vengo letteralmente bombardato di richieste tramite chat di ogni tipo. Ogni suono di notifica ormai è un elettroshock. Difficile conviverci senza avere crisi tachicardiche (non scherzo).
Che ruolo hanno i Social Network nella tua professione?
Per me sono essenziali: attraverso i social faccio pubblicità al mio nome, do visibilità ai miei contenuti, alimento i valore più importante oggi: le relazioni. Il web è fatto dalle persone, e per ottenere dei risultati devi investire sulle relazioni.Se non sbaglio lo sottolinea anche Francesco nel suo libro: i siti che ottengono maggiori risultati in termini di posizionamento sono anche quelli che hanno puntato sulle relazioni tra siti e blog limitrofi.
Sono il mezzo con il quale faccio divulgazione. Un’importante piazza di confronto e anche il luogo dove condivido le cose belle che faccio e i traguardi raggiunti. Sono casa, ufficio. Il loro ruolo è fondamentale.
Riscrivi il titolo di questa intervista come se dovessi pubblicarla sul tuo blog.
SEO e blogging: due titani a confronto
Intervista su SEO e Blogging: Francesco Margherita e Riccardo Esposito (cavolo, mi sa che ho sforato) 😛
Tre parole per descrivere Francesco/Riccardo
Attento, serafico, umano.
Intelligente, cauto, caparbio
Meglio il tuo o il suo libro?
Il suo vende di più! Comunque non vedo una contrapposizione: ho letto con attenzione il libro di Francesco e lo ritengo un ottimo testo. Il motivo è semplice: comunica un punto di vista, un metodo. Io credo che Francesco abbia messo su carte la sua idea di SEO, e le persone stanno apprezzando il suo lavoro.
Senza dubbio il suo, il mio vende solo per la copertina.
Dì qualcosa a Francesco/Riccardo.
Dobbiamo sempre organizzare quel corso a Napoli…
Quest’anno facciamo a chi fa le melanzane più grosse?
2 pensieri su “Intervista doppia: Esposito vs Margherita [Blogging VS Seo]”
Brava, Elisa! E bravi anche Francesco e Riccardo: botta e risposta incalzanti, piacevolissimi e intriganti, soprattutto dietro le righe 🙂
Gloria sempre pronta!!! Sono felice ti sia piaciuta!!!